L’ideale sarebbe sfruttare il lievito della Dark Noel per una nuova birra. L’ideale sarebbe far coincidere il travaso con la nuova cotta, l’ideale sarebbe … una Belgian Tripel.
Stile
Aroma: Complesso aroma di malto e di esteri al sapore di frutta, che potrebbero avere un’essenza di agrumi, e talvolta un carattere di chiodi di garofano da leggero a moderato. Aroma di luppolo può essere da moderato a nullo. No diacetile.
Aspetto: Colore da oro pallido a oro cupo. La trasparenza dovrebbe essere da discreta a buona. La ritenzione della schiuma può essere abbastanza buona, o potrebbe essere avversata dalla percentuale alta di alcool presente in alcune versioni.
Sapore: Incisivo e moderatamente fruttato. La dolcezza è bilanciata da un amaro da luppolo contenuto e la alta carbonatazione dona un finale secco al palato ed un dolciastro retrogusto. La speziatura tipo chiodi di garofano è presente in molti esemplari. I migliori esemplari hanno un tono alcolico secondario e non facilmente avvertibile, a differenza di altri esemplari che ne hanno una presenza molto marcata. Il sapore del luppolo può essere da moderato a nullo. No diacetile.
Sensazione al palato: Benché l’impressione sia di leggerezza (data dall’uso dello zucchero candito), il corpo è medio e ciò è dovuto alla sostanziosa O.G. L’elevato contenuto di alcool aggiunge una sensazione di calore. La carbonatazione è veramente alta e con un carattere effervescente, nonostante ciò non disturba il carattere armonioso della birra.
Impressioni generali: Una birra chiara, speziata, moderatamente fruttata e molto forte.
Storia: L’abbazia trappista di Westmalle produsse una nuova birra nel 1934, chiamandola “superbirra”. Si trattava di una ale bionda piuttosto forte ed era molto simile ad una birra che i monaciavevano prodotto sporadicamente fin dal 1931.
Nel 1956, la ricetta fu modificata e prese il nome di Tripel. Attualmente è considerata la prima birra ad aver usato questo nome.
Il termine Tripel indica la più forte tra un certo numero di birre, e infatti le birre trappiste erano divise in tre categorie: enkel (di base), dubbel (doppie), e tripel (triple). Nonostante l’importanza della “Santa Trinità” nella Chiesa, la scelta dei tre tipi di birra fu dettata dal caso.
Uno dei motivi per cui nacque la Tripel fu il Vandevelde Act del 1919, una legge belga che non fu abrogata fino al 1983, che proibiva la vendita e la somministrazione di superalcolici, in particolare del gin. Dal momento che la legge non prevedeva nulla riguardo vino e birra, iniziarono ad essere commercializzate delle birre più forti.
Commenti: Alcolica, ma i migliori esemplari non danno una percezione marcata di alcool. Per la Legge belga, si possono fregiare del marchio “Trappista” solo le birre prodotte nei monasteri Trappisti sotto l’egida od il controllo dei monaci. Le birre prodotte in casa o in birrifici laici vengono chiamate “Birra d’Abbazia”.
Ingredienti: Tipologie di lieviti propensi a sviluppare alcoli superiori ed aromi di chiodi di garofano sono quelli più comunemente usati. Piccole percentuali di spezie sono talvolta aggiunte. Sono usati malti Pils e, sovente zucchero candito fino a percentuali superiori al 25%.
Caratteristiche generali:
OG 1.075 – 1.085
FG 1.010 – 1.016
IBUs 25 – 38
SRM 4,5 – 6
ABV 7,5 – 9,0 %
Vediamo come realizzarla. Per prima cosa utilizzerei solo malto Pils BIO e zucchero candito, con una OG pari a 1,075 ed un grado di amaro tra i 25-30 IBU. Impiego di luppolo Saaz e, come lievito, il 1214 della Dark Noel attualmente in fusto.
Malti
Abbiamo già accennato alla OG iniziale che sarà di 1,075. I litri previsti saranno 25 per una densità totale pari a
25 x 75 = 1875 GU
e più precisamente
Pils BIO | 85% |
Zucchero candito | 15% |
Le GU corrispondenti sono
Pils BIO | 1875 x 0,85 = 1593,75 |
Zucchero candito | 1875 x 0,15 = 281,25 |
Una volta ricavate le GU corrispondenti passo a calcolare il corrispettivo peso:
Pils BIO | 1593,75 / 30 / 10 / 0,72 = 7,38 |
Zucchero candito | 281,25 / 38 / 10 = 0,74 |
Riepilogando, per la ricetta occorrono 7,38 Kg di malto Pils e 740 grammi di zucchero candito in fase di bollitura.
In fase di mashing effettuerò le seguenti soste:
mash-in a 53° C, la temperatura dovrebbe assestarsi a 50° C
proteasi a 50° C per 10 minuti
fitasi a 65° C per 60 minuti
mash out a 78°C per 10 minuti
Lievito
Verrà impiegato il WYeast 1214(Belgian Ale) che attualmente sta fermentando la Dark Noel. Al primo travaso di fusto verrà recuperato il lievito depositato sul fondo ed inocultato per la Belgian Tripel.
Luppolo
Non essendo ingrediente estremamente caratterizzante per la birra che ho in mente lascerò invariato il luppolo da impiegare, il Saaz. Come sempre, il calcolo sul quantitativo di luppoli da impiegare verranno fatti in fase di produzione in corso.
A breve per ulteriori aggiornamenti, non mancate.
Note Post-Produzione
Da segnalare il lavoro intenso del lievito che ha lavorato per parecchie settimane. Prima di imbottigliare la fermentazione è durata 5 settimane. La densità finale si è arrestata a 1,012. Questo ha comportato una stima dell’alcool pari a 9,0 AbV. Una birra dall’elevato tenore alcolico.
Per il priming sono stati impiegati 6gr per litro di birra.