Diario di bordo del capitano – wlp565

assaisonHo pensato fosse utile per qualcuno avere dettagli sull’andamento di questo lievito e quindi ho deciso di tenervi aggiornati sulla fermentazione ad opera del wlp565.

Il lievito utilizzato è il wlp565 Belgian Saison, OG 1,054 per 25 Lt di mosto

Domenica 16/6/2013 : Il lievito è stato inoculato nel fermentatore contenente 25 litri di mosto ad una temperatura di 29 gradi. Viste le alte temperature in casa il fermentatore è stato spostato in cantina

Lunedì 17/6/2013 : Dopo 24 la fermentazione è attiva con una temperatura del mosto pari a 20 gradi

Martedì 18/6/2013 : La temperatura del mosto si è assestata a 19 gradi. Ho notato che la fermentazione non è molto vigorosa come mi era capitato di notare utilizzando altri ceppi di lievito

Mercoledì 19/6/2013 : La temperatura del mosto si è assestata a 19 gradi. La fermentazione ha subito un ulteriore rallentamento.

Lunedì 24/6/2013 : Il lievito sta ancora lavorando, non sembra aver subito rallentamenti. La temperatura rimane costante a 20° C.

Martedì 25/6/2013 : Effettuato travaso di fusto. La densità misurata è stata di 1,030 a testimonianza del fatto che il lievito sta lavorando lentamente. La temperatura rimane costante a 20° C.

Mercoledì 26/6/2013 : A 24 ore dal travaso di fusto la fermentazione è regolarmente ripartita ed anche leggermente più vivace.

Venerdì 28/6/2013 : La fermentazione ha cominciato a rallentare. Temperatura tino 21° C

Lunedì 1/7/2013 : Il lievito ha rallentato ulteriormente il suo lavoro, l’attività del gorgogliatore è parecchio blanda. Attenderò il fine settimana per effettuare una nuova lettura di densità. La temperatura rimane costante a 20° C.

Mercoledì 3/7/2013 : La fermentazione sembra essersi arrestata, ho eseguito una misurazione della densità che è scesa a 1,016. Non è ancora sufficientemente bassa per imbottigliare, spero che in quest’altra settimana di maturazione il lievito continui il suo lavoro. Temperatura fermentatore sempre costante sui 20° C.

Venerdì 5/7/2013 : Ho notato che il lievito sta ancora lavorando anche se in maniera molto lenta facendomi ben sperare sull’ulteriore abbassamento di densità del mosto. La temperatura misurata è di 21° C

Lunedì 8/7/2013 : Ho eseguito una nuova lettura della densità che sembra essersi arrestata a 1,016. Essendo un pò altina attenderò un’altra settimana sperando che il lievito continui a lavorare. Se ciò non accadrà valuterò se alzare la temperatura di fermentazione o di inoculare un altro tipo di lievito. La temperatura di fermentazione costante a 21° C

Mercoledì 10/7/2013 : Ho deciso di spostare il fermentatore dalla cantina in casa con la speranza che il lievito ricominci a lavorare. La temperatura nel giro di poche ore è salita a 24 gradi ma salirà ancora un pò viste le temperature calde dell’estate.

Giovedì 11/7/2013 : A 24 ore di distanza dallo spostamento del fusto ho notato una leggera ripresa da parte del lievito. Per questo motivo ho deciso di allungare a 3 le settimane per la maturazione. La temperatura del fusto stamane segnava 25 gradi.

Domenica 14/7/2013 : Eseguita misurazione della densità che segna 1,014. La fermentazione sta procedendo molto lentamente e questo causa qualche problema, non so ancora quanto tenere la birra in fusto. La temperatura si aggira sui 28 gradi.

Mercoledì 17/7/2013 : Eseguita nuova misurazione della densità che è scesa a 1,012. Questo testimonia il fatto che il lievito stia lavorando in maniera molto lenta. Questa situazione non mi permette di imbottigliare la birra che rimane ancora in fusto per la terza settimana di maturazione. La temperatura viene mantenuta alta sui 28 gradi. Lascerò la birra un’altra settimana in fusto.

Venerdì 19/7/2013: Questa mattina ho notato un aumento sulla produzione di CO2, infatti lo sfiato del gorgogliatore si è leggermente incrementato segno che la fermentazione non si è ancora arrestata, anzi sembra esser leggermente aumentata. Non so ancora per quanto questa attività andrà avanti visto che mi avvicino alla quarta settimana di maturazione. Ma in ogni caso non posso ancora imbottigliare, rischierei di creare delle bombe a mano. Questo weekend eseguirò una nuova lettura sulla densità.

Lunedì 22/7/2013: Eseguita misurazione densità che è scesa a 1,010. Temperatura sempre sui 28 gradi

Martedì 26/7/2013: Ci siamo, ho eseguito una nuova lettura, la densità sembra essersi assestata a 1,008. Anche il gorgogliatore ha smesso di sfiatare. Lascerò un paio di giorni ancora la birra in fusto per poi finalmente imbottigliarla.

Lo starter – wlp565 Belgian Saison

wlp-565Per le mie prime esperienze di all grain ho preferito utilizzare lieviti secchi, s-4, s-05, s-33 e t-58. Questo mi ha aiutato ad approfondire la mia conoscenza su questi ceppi, come per esempio il modo in cui questi lavorano, profumi buoni o brutti che ne scaturiscono (l’s-33 a inizio fermentazione puzzava di uova marce), blocchi e tanto altro.

Domenica, con la realizzazione della prima Saison, ho deciso di utilizzare il mio primo lievito liquido anche perchè, per la riuscita di una vera saison occorre utilizzare un ceppo di lievito appropriato.

Note: La Saison è uno stile di birra in cui l’ingrediente fondamentale, più che negli altri stili, è il lievito. Malti e luppoli non sono fondamentali per caratterizzare veramente questa birra. Il lievito invece è l’unico che è in grado di generare quei sentori tipici delle saison.

Per l’occasione ho deciso di utilizzare il WLP 565 Belgian Saison della White Labs. Secondo i dati riportati dalla casa produttrice (http://www.whitelabs.com/yeast/wlp565-belgian-saison-i-yeast) e dai commenti trovati su diversi forum la caratteristica di questo lievito sembrerebbe essere il tempo lungo che occorre per far si che il lievito porti a termine il suo lavoro.

Molti, infatti, tendono ad inoculare un altro ceppo di lievito verso fine fermentazione per accelerare tale processo ed evitare lunghe attese.

Ma andiamo a trattare l’argomento di oggi, ovvero, vediamo come eseguire uno starter di un lievito. Lo starter è semplicemente un mini-mosto ed ha lo scopo di far moltiplicare le cellule di lievito.

Questo si rende necessario perchè il numero di cellule presenti nelle confezioni non sono sufficienti per essere inoculate in mosti superiori a 20 Lt ed è quindi necessario farle moltiplicare.

Le regole per la creazione di uno starter sono IDENTICHE a quelle che usiamo normalmente durante la birrificazione, ovvero, sanitizzazione di tutti i componenti che andranno in contatto con il mosto, temperature di fermentazione indicate sulla confezione del lievito, ossigenazione pre-inoculo, ect.

Procedimento:

Si procede facendo bollire per 10 minuti mezzo litro di acqua con 60 gr di estratto secco di malto. Questo dovrebbe garantirci una densità del mosto a circa 1,040. Oltre all’estratto di malto consiglio di aggiungere  anche del nutrimento per lievito. Faccio raffreddare il tutto e inoculo il lievito chiudendo la bottiglia con tappo e gorgogliatore.

Superate le 24 ore noterete che il lievito ha cominciato a moltiplicarsi (sedimento sul fondo). Normalmente mezzo litro di starter dovrebbe bastare per circa 23 lt di mosto. Se avete intenzione di produrre molti più litri di birra vi consiglio di rieseguire la procedura dello starter una seconda volta portando, gradualmente, il quantitativo a circa 1,5 Lt.

Normalmente lo starter va fatto 2-3 giorni prima della birrificazione in modo da dare il tempo giusto al lievito di riprodursi. Ma questa durata dipende da alcuni fattori. Se per esempio dovere effettuare più step per lo starter vi occorrerà più tempo. Lo stesso vale se il lievito acquistato è troppo vecchio o prossimo alla data di scadenza.

Se volete approfondire ulteriormente l’argomento vi rimando al seguente articolo dove vengono trattati anche apetti biologici del lievito stesso:

http://www.areabirra.it/italian/articolo_tecniche_homebrewing.php?idnews=12

alla prossima birra